Partito Comunista Internazionale
il Partito Comunista Internazionale N. 433 - Anteprima

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Aggiornato 26 aprile 2025

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DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: – la linea da Marx a Lenin, alla fondazione della III Internazionale, a Livorno 1921, nascita del Partito Comunista d’Italia, alla lotta della Sinistra Comunista Italiana contro la degenerazione di Mosca, al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani – la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario, a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco
PAGINA 1 Primo Maggio 2025: Il regime del capitale prepara la guerra tra gli Stati - Il proletariato si prepari alla guerra tra le classi!
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Per il sindacato di classe
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Primo Maggio 2025
  Il regime del capitale prepara la guerra tra gli Stati
  Il proletariato si prepari alla guerra tra le classi !

 Solo il disfattismo anti-patriottico della classe operaia può fermare la guerra imperialista!
 Contro ogni nazionalismo - Per l’internazionalismo della classe operaia!

Fosche nubi si addensano su vaste zone del mondo mentre in alcune già si abbatte da tempo la tempesta della guerra. Nel mondo, dominato dalle leggi del capitale, si combattono 56 conflitti, di varie dimensioni e intensità, che coinvolgono 90 paesi: dall’Ucraina alla Palestina, dal Congo allo Yemen, dal Myanmar al Sudan.

L’economia mondiale ristagna, sommersa dalla sovrapproduzione di merci, e ogni tentativo di ridarle slancio va a cozzare con le contraddizioni insanabili di questo oramai antistorico sistema produttivo.

L’abbandono della libertà di commercio, che ha caratterizzato gli scorsi decenni, e il ritorno al protezionismo e al nazionalismo economico, sono una ulteriore dimostrazione che il regime del capitale sopravvive a sé stesso. Da una parte il protezionismo aumenterà ancora lo sfruttamento del proletariato, dall’altra inasprirà la lotta per la spartizione dei mercati.

La guerra commerciale tra gli imperialismi è l’anticipazione della guerra aperta, così come è accaduto per entrambe le guerre mondiali dello scorso secolo, la prima delle quali fu fermata in tutta Europa dalla vittoria della rivoluzione proletaria dell’Ottobre 1917 in Russia, luminoso esempio storico di come solo si può spezzare la macchina della guerra dei capitali!

Gli Stati Uniti, la principale potenza economica e militare al mondo, stanno reagendo alla crisi che li attanaglia con il protezionismo e minacciando di dispiegare la loro enorme macchina da guerra nel contenimento del rivale globale, la Cina.

La Repubblica Popolare Cinese – seconda potenza capitalistica mondiale, che usurpa il titolo di socialista, come già fece l’URSS staliniana – continua con sempre maggiori difficoltà, in un contesto di generale crisi economica, la sua crescita industriale e militare, tenendo un basso profilo per guadagnare posizioni a livello commerciale e diplomatico, mentre si prepara allo scontro anche sul piano bellico.

Per cercare di uscire dalla recessione industriale gli imperialismi d’Europa si riarmano, col pretesto di rispondere alla minaccia russa, ma il loro riarmo sarà in primo luogo rivolto contro i proletari, chiamati oggi a fare sacrifici e domani ad andare al fronte per la difesa degli interessi dei loro padroni!

L’Europa unita – impossibile nel capitalismo – verrà dilaniata dalla Terza Guerra imperialista mondiale, come già fu per la Prima e la Seconda, coi vari Stati nazionali che si schiereranno chi con l’imperialismo Usa, chi con quello cinese.

La corsa mondiale al riarmo dovrà mobilitare ingenti risorse, tolte ad ospedali, scuole, salari, pensioni. In Corea del Sud il padronato vuole introdurre la settimana di 64 ore lavorative! Già alcuni Stati studiano di reintrodurre la leva obbligatoria; la Polonia intende richiamare a periodi di addestramento militare l’intera popolazione maschile.

Per opporsi al precipizio disumano del regime capitalistico, che non solo spinge verso la guerra ma allo stesso tempo sta distruggendo le basi stesse della vita sul pianeta, il proletariato, unito al di sopra di ogni frontiera, deve lanciare di nuovo la sua sfida al morente mondo del capitale.

Occorre la lotta decisa e intransigente della classe lavoratrice organizzata in difesa delle sue condizioni di vita e di lavoro, senza farsi carico dell’economia nazionale, che altro non è che il capitalismo.

Questa battaglia va condotta in ogni paese anche all’interno del movimento sindacale, che oggi è controllato da sindacati asserviti agli interessi borghesi nazionali. I lavoratori devono combattere contro le dirigenze apertamente borghesi od opportuniste dei sindacati, storicamente complici di aver contribuito all’inquadramento degli operai per la difesa della patria, e che continueranno in questa loro tradizione quando nella Terza Guerra imperialista le fosse comuni si riempiranno dei corpi dei proletari.

Negli Stati Uniti il capo del sindacato dell’auto – la United Auto Workers – ha salutato i dazi protezionistici che aumentano i prezzi delle merci come una vittoria della classe operaia! In Italia il segretario generale della Cgil il 15 marzo ha portato il sindacato a partecipare a una manifestazione a favore del riarmo europeo, cioè del macello dei proletari!

Una vera lotta per significativi aumenti di salario, per migliori e più sicure condizioni di lavoro, per la riduzione dell’orario diventa anche lotta contro le spese per il riarmo, unica e vera opposizione alla militarizzazione dell’economia e della società – preparando di fatto il proletariato alla lotta rivoluzionaria per il comunismo!

Strumento indispensabile della emancipazione della classe operaia è la direzione del suo internazionale partito di classe, illuminato dall’autentica tradizione marxista.

L’impersonale forza storica e necessità del Comunismo, una nuova forma di produzione che è già matura e preme nel ventre del mostro del capitale, tornerà nuovamente a presentarsi come unica e vera possibile alternativa: o guerra borghese per la conservazione di questo sistema di produzione o rivoluzione comunista internazionale!

OGGI COME IERI, GUERRA ALLA GUERRA !

IL NEMICO DELLA CLASSE OPERAIA È NEL PROPRIO PAESE !

PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI !